Con oltre 70 milioni di visitatori, nel 2010 Shanghai World Expo ha puntato i riflettori sui temi dell’urbanizzazione sostenibile e dell’architettura responsabile.
All’interno di questa importante Esposizione Universale, mOa – Mario Occhiuto architetture ha realizzato i Padiglioni espositivi per l’area delle Urban Best Practices, un settore tematico dell’Expo esclusivamente dedicato alle esperienze delle città e alle soluzioni proposte sui temi della sostenibilità urbana.
ll progetto di Occhiuto, vincitore di concorso internazionale, è incentrato da un lato sul recupero della forma e della struttura originaria degli ex fabbricati industriali per trasformarli in padiglioni espositivi, dall’altro nella realizzazione di un nuovo edificio, il C1, in grado di fornire i servizi a tutta l’area delle Urban Best Practices. Occhiuto ha trasformato il manufatto industriale in uno spazio espositivo sostenibile – in grado di esprimere i nuovi approcci dell’habitat umano secondo lo slogan dell’esposizione Better city, better life – realizzando un innovativo involucro esterno che consente di conciliare le esigenze di climatizzazione e luce con le scelte architettoniche.
Ispirato alla tradizione antichissima del coccio pesto di Pompei e delle chiese paleocristiane, il rivestimento avvolge in modo uniforme le facciate dei volumi esistenti con 5.500 metri quadrati di grandi lastre di cotto ricomposto, con lato 120cm x 120cm. In buona parte traforato, l’involucro consente al tempo stesso di preservare luce e visibilità.
Il materiale utilizzato per il rivestimento è risultato della collaborazione tra Stone Italiana (Verona) e Sannini Impruneta (FI) che hanno creato e brevettato il Cottostone. Si tratta di un prodotto che, realizzato grazie alla tecnologia altamente sofisticata del quarzo ricomposto applicata ad un mix di quarzo e cotto purissimo frantumato, consente la riproduzione del cotto naturale pompeiano, in dimensioni e caratteristiche di resistenza non esistenti in natura.